“Acque di Toscana”, incisioni in collezione civica Mo.C.A.

La Galleria Civica accoglie in collezione un nucleo di incisioni donate a seguito della rassegna “Acque di Toscana” ispirata alle Terme di Montecatini. Le opere, pregevoli creazioni di nicchia realizzate da Maestri della grafica d’arte, offrono scorci termali cittadini raccontandone la storia in chiave mnemonico-celebrativa. Verna, Scotto, Gosso e Fusi, incisori contemporanei di formazione accademica, sono quattro dei ventitré protagonisti della rassegna e della donazione.

Verna sceglie la xilografia come unico mezzo espressivo, diventandone docente alla Scuola Interazionale per la grafica d’Arte di Firenze. La firma dell’artista arricchisce collezioni di musei e gallerie di pregio, in Italia e all’estero, dal Gam di Torino alla Biblioteca Nazionale di Firenze e Gabinetto delle Stampe degli Uffizi, dalla Biblioteca Estense di Modena alla Civica Raccolta Stampe Bertarelli di Milano, dall’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma alla Biblioteca Apostolica Vaticana, dalla Bibliothèque National di Parigi al Museo Nacional del Grabado di Buenos Aires. Attivo per mostre e rassegne che coprono l’intero territorio nazionale e ben oltre confine, l’artista vanta numerosi riconoscimenti tra cui il “Premio acquisto” della I Biennale dell’Incisione Italiana; il “Primo Premio grafica Italiana 2013”; il Primo Premio al II “Concorso opere di Xilografia” ed il Primo Premio dell’Association “Le bois Gravé” di Parigi.

Nel 1987 il Maestro dà vita a “La Nuova Xilografia, “cenacolo operativo” creato con la finalità di promuovere l’antica forma di stampa mediante mostre, conferenze e seminari; dall’impegno dell’associazione è nata la rivista Smens, stampata con caratteri mobili a matrici lignee, a cui inviano contributi scrittori, poeti e intellettuali di tutto il mondo.

In foto: Gianni Verna, Equi Terme, 2023, xilografia acquarellata, mm 210×147, 2/3.

Scotto, docente di Tecniche dell’Incisione Stampa d’Arte e Disegno per Incisione alla Real Accademia delle Belle Arti di Napoli, ha esposto a livello nazionale ed internazionale da Torino a Genova, da Venezia a Mantova, da Firenze a Perugia, da  Napoli a Catania raggiungendo Spagna, Francia, Polonia, Bulgaria, Lituania e Argentina. Presente in rassegne di pregio dall’XI Biennale dell’Incisione italiana Contemporanea alla XV Biennale Internazionale per l’Incisione la Biennale di Venezia, da Expo Milano 2015 alla V Biennale Europea dell’Incisione e alla VI Rassegna Internazionale della Calcografia Contemporanea, l’artista vanta importanti riconoscimenti di alto livello; nel 1982 l’Accademia Nazionale di San Luca di Roma gli conferisce il Premio “Primo Vere”.

Le opere e lo stile di Scotto, in affinità con la Transavanguardia, riflettono un animo introverso ma caparbiamente deciso nell’esprimere, manifestare e condividere tratti e sfumature del proprio, vasto, sconfinato, mondo interiore.

In foto: Aniello Scotto, Nuotatore e la stella, 2023, acquaforte, puntasecca e punzone, matrice mm 135×115, prova di stampa.

Mario Gosso, con diploma all’Accademia di Belle Arti di Torino, docente di tecniche dell’incisione all’Accademia di Belle Arti di Cuneo, si dedica allo studio e alla sperimentazione dei confini e dei contatti tra forme e colori, segni e movimenti, figura e scrittura. L’artista inaugura la propria carriera espositiva alla metà degli anni Settanta quando inizia a farsi conoscere a livello nazionale ed internazionale per mostre e rassegne da Firenze a Bra, da Milano a Rovereto, con presenze alla Biennale dell’Incisione Italiana e alla Triennale Internazionale dell’Incisione di Milano, Chieri e Glasgow. Il suo stile svela un animo metodico e riflessivo che, indagando “obstinata mente” l’espressione figurativa, traghetta lo spettatore verso sentimenti di pura leggerezza; calcografia, pittura, disegno, figura e scrittura sono dunque gli intrecci che, intersecandosi vicendevolmente, creano forme di interdipendenza sfocianti in visioni eteree e di sottile lirismo.

In foto: Mario Gosso, Le Terme di Montecatini, 2023, acquaforte su zinco, mm 185×140, stampa dell’autore su carta calcografica Hahnemuhle in 10 esemplari contrassegnati da numeri romani e 40 da numeri arabi, I/X.

Carla Fusi, con diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dal 1989 ad oggi è docente di Anatomia Artistica presso lo stesso Istituto.  Fin dagli esordi impegnata in incisione, l’artista prende parte ad eventi di rilievo internazionale, tra cui il concorso “Rudolpe Bresdin” di Ingrandes (Francia); premiata anche in rassegne significative, tra cui la V Biennale di Grafica, la VI Biennale di Incisione di Bharat Bhavan, la III Biennale Internazionale d’Arte Grafica di S. Carles de La Rapita e la I Competition Ex Libris of Vojvodina di Novi-Sad in Serbia. L’artista vanta una carriera espositiva che la impegna per collettive con presenze su territorio nazionale ed oltre confine a raggiungere Germania, Danimarca, Stati Uniti e Cina. Le sue incisioni, trascrizioni oggettive e scientifiche della natura mediante vibranti e sottili frantumazioni del segno, sono state pubblicate in cataloghi e riviste specializzate, nonché su pagine web per Istituti di pregio tra cui il danese Kunstmuseum Frederikshavn.

In foto: Carla Fusi, Sul bordo, 2023, acquaforte, mm 115×170, prova d’autore.