Renzo Galardini. Grafiche “surreali” in collezione Mo.C.A.

La collezione della Galleria Civica Mo.C.A. si amplia con un nucleo di opere a firma di Renzo Galardini, artista poliedrico le cui opere si nutrono di un’armonica fusione tra accademismo puro e critica contemporanea.

L’artista, formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove studia scenografia, vanta partecipazioni a numerose collettive di ambito nazionale ed estero, tra le più note gallerie di Germania e Stati Uniti. Tra gli impegni più importanti cui Galardini ha preso parte si ricorda: Artisti pisani (1977-Pisa, Fortezza San Gallo); Esposizione Nazionale Umberto Vittorini (1980-Pisa, Abbazia di San Zeno); Incontri a Pisa (1981-San Giuliano Terme); Presenza di grafica in Toscana (1981-Castiglioncello, Castello Pasquini); Arte per la pace e il lavoro (1984-Castiglioncello, Castello Pasquini); Biennale “Tono Zancanaro” (1986-Vico d’Elsa); Mostra d’arte grafica internazionale (1987-Tampa, Florida); 10a Mostra Città di Buti (1991-Buti); VI Mostra Biennale Internazionale della Grafica Fantastica (1992-Trento); Inciso altrove (1993-Cagliari); Monumentalmente Vostro (1996-Santa Croce sull’Arno); Incisione a Pisa nel XX secolo (1998-Pisa, Limonaia di Palazzo Ruschi); 1498-1998, atmosfere Savonarola (1998-Livorno); Arte per la vita (1999-Pisa e Camini di Catania); Ex voto per il millennio (2000-Calci); Made in Italy. Sei artisti contemporanei, (2003-Abilene, Texas); Repertorio per incisioni italiane, disegni e stampe (2007 e 2013-Bagnocavallo); sesto premio “Leonardo Sciascia” (2008-Milano, Castello Sforzesco); Fantasticart (2011-Pisa); Questo è il mio fiume (2012-Santa Croce Sull’Arno); Biennale d’Incisione Carmelo Floris” (2012-Nuoro); Viva Verdi (2012-Montecatini Terme, Mo.Ca. Montecatini Terme Contemporary Art); Rosso Fiorentino Rosso vivo (2014-Volterra).

Distintosi per la prorompente forza del suo tratto pittorico, intriso di evocazioni all’antico, Galardini attrae occhi e menti della critica contemporanea; Dino Carlesi e Nicola Micieli scrivono su di lui, riconoscendone straordinaria “creatività provocatoria ed ironia nella tecnica grafica”. L’artista vanta anche l’inserimento sul Catalogo Bolaffi, per indiscusse capacità tecniche con cui crea istrioniche grafiche di gusto surrealista. 

Lo stile di Galardini è un armonico connubio tra gli opposti: lezione accademica ed ispirazione classicista convivono con un senso decadente di gusto ferocemente contemporaneo. Le opere dell’artista svelano, dunque, la forza più potente e dirompente della Pittura: la capacità di raccontare la realtà tramite corrispondenze sensoriali ed ultrasensibili entro una dimensione puramente e prettamente onirica. Nel tratto e nei soggetti proposti da Galardini si ritrovano, non casualmente, ispirazioni a De Chirico, Dalì e Chagall: piccole figure allegoriche, rappresentative di una società stretta nella morsa della frenesia e del consumismo, fagocitate da uno spazio immenso e sovrumano, sono ritratte intente a compiere azioni impossibili, frutto dell’immaginario e del sogno. Le pennellate, morbide e delicate, maniacali e ritmiche, sono gli unici mezzi capaci di ristabilire equilibrio e di regalare un attimo di pace dal frastuono dell’incertezza contemporanea. Nelle opere di Galardini coesistono, dunque, l’essenza del reale e l’inganno del surreale; nature morte, cavalli, tartarughe, burattini, ghirlande in ambientazioni oniriche e fiabesche. Eleganza e raffinatezza.

Corbezzolo, 1986
Il cavallo di Orfeo, 1997
Legnolano, 1986
Lillatro, 1986
Mortella, 1986
Pungitopo, 1986
Rovo-razzo, 1986
Viva Cecco!, 1991

In foto:

Corbezzolo, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Il cavallo di Orfeo, 1997, ver.m e acq.f su rame mm 225×220

Legnolano, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Lillatro, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Mortella, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Pungitopo, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Rovo-razzo, 1986, ver.m su rame mm 88×80

Viva Cecco!, 1991, ver.m e acq.f su rame mm 314×226