Massari e Pizzinini in collezione Mo.C.A.

Le firme di Luciano Massari ed Helmut Pizzinini entrano a far parte della collezione permanente della Galleria Civica Mo.C.A. Montecatini Contemporary Art. I due artisti, noti a livello internazionale, sostengono il progetto Florilegio Italiano mediante donazione di due opere apprezzabili dal marzo al settembre 2024 per l’omonima temporanea. 

Direttore dell’Accademia Albertina di Torino con incarico di docenza e, ad oggi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara dove è titolare della cattedra di Scultura, Luciano Massari vanta una carriera espositiva che lo impegna dal 1980 ad oggi da Torino a Milano e Carrara, a raggiungere Stati Uniti, Corea ed Isola di Pasqua. Protagonista di documentari RAI, SpaceTv e SkyArte, l’artista rilascia interviste anche per programmi tematici esteri, da Berlino ad Hong Kong a Taiwan. Sue opere, in collezioni pubbliche e private, riconosciute dalla critica a firma di Bernabei, Bordignon, Cannas, Corà, Del Guercio, De Micheli, De Santi, Di Genova, Donà, Filardo, Innocenti, Levi, Miceli, Paloscia Poli, Pomodoro, Pratesi, Russo, Semeraro, Senaldi e Vescovo, sono state presentate in concorsi di rilevanza internazionale, tra cui Biennale di Venezia e di Istanbul.

Lo stile dell’artista è frutto di metamorfosi imperitura dettata, per condizione naturale, da indole indomita, anticonvenzionale, critica ed aspramente riflessiva; una prima fase stilistica legata alla non-figurazione si rivela, difatti, prodromica alla produzione successiva, più recente, strutturata sul delicato rapporto tra scultura e poesia. Massari approfondisce, dunque, la sincrasia tra arti visive e arti dialettiche realizzando operazioni artistiche coinvolgenti importanti firme del panorama culturale italiano: Mario Luzi, Alda Merini, Fernando Pivano, Edoardo Sanguineti, Maria Luisa Spaziani e Lawrence Ferlinghetti prestano pensieri e riflessioni per installazioni di nuovo e più ampio respiro.

Ad oggi, la spiccata sensibilità per l’emergenza ambientale impegna l’artista in installazioni di grande impatto; si ricordano 7 Verità a Puna Pau per la Fondazione Rapa Nui, Arcipelaghi per la XIII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e Alla Luna ospitata alle Cave Michelangelo di Carrara. Massari firma, così, un’arte “ambientale” con cui palesa le proprie riflessioni sulla società e sulla sostenibilità; materializza, cioè, il rapporto tra reale ed irreale che diviene pragmatica occasione di colloquio, confronto e meditazione.

In foto: Luciano Massari, “Silent lands“, 2019, carta, cm 32×74

Pizzinini è scultore noto a livello internazionale, ideatore di bronzi premiati in concorsi di rilievo italiani ed esteri dalla provincia di Trento a Stoccarda. Sue sculture all’aperto, diffuse dalla Val Badia in tutta Europa, sono state ospitate in cornici d’eccezione da Palazzo Strozzi al Museion di Bolzano e Mart di Trento; suoi progetti artistico-architettonici, dal Parco Naturale di Fanes sulle Dolomiti a Zurigo, sono stati commissionati da pubblici e da privati. Presente alla Biennale di Venezia (1995), collaboratore di architetti e designer da Frei Otto ad Artengo, Menis, Pastrana e Claudio Nardi, l’artista si impegna anche per per la Weissenhof-Siedlung di Stoccarda, per l’Istituto di Cultura Olandese di Firenze, per la Esart-Fonderie di Brescia e per il Diners Club realizzando serie esclusive di multipli di fusioni. Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte si ricorda Exstase allestita a Vienna per il bicentenario della morte di Wagner ed Ester Ladins al Messner Mountain Museum di Ripa di Brunico.

“Filosofo dell’arte, dotato di irrinunciabile e trascendente fantasia” (Danilo Eccher), Pizzinini si dissocia dal reale circostante per avvicinarsi alla purezza dell’infinito; la sua scultura è, difatti, estetica ricerca di equilibrio tra stasi e dinamicità. Forme e materiali, in giochi dinamici, gli consentono la realizzazione di opere di forte impronta minimalista, di essenzialità ed eleganza, raffinatezza e intima sensibilità.

In foto: Helmut Pizzinini, Senza titolo, 2023, pigmento e legno, 100×55 cm circa – h 12 cm