Nuove, “graffianti” opere grafiche entrano a far parte dell’ampia collezione Mo.C.A. – Montecatini Contemporary Art, in continua espansione. Massimiliano Maggi, artista autodidatta, tanto camaleontico quanto eccentrico, di grande interesse e pregio agli occhi della critica contemporanea, ha infatti donato alla Galleria Civica un nucleo di sei inchiostri su carta, caratterizzati da una dirompente forza espressiva equiparabile alla fierezza e alla grinta che lo contraddistinguono.
Di origini lucchesi, Maggi coltiva due grandi passioni, il motocross e l’incisione, emblematiche di un animo che si mostra ribelle, coraggioso, forte, rock e spericolato.
Nelle vesti di pilota di moto da trial ha eccelso partecipando a competizioni di livello nazionale, specializzandosi in performance acrobatiche in cui ha costantemente sfidato le leggi della gravità, in una adrenalinica e metaforica corsa verso il superamento dei propri limiti. Il suo universo interiore, che sembra così aver trovato una valvola di sfogo, si manifesta anche attraverso la pratica dell’incisione, tecnica artistica che gli è congeniale e che gli ha valso le attenzioni più fervide di collezionisti, critici e spazi espositivi.
Artista autodidatta, ha mosso i primi passi sperimentando il disegno ad inchiostro, a carbone e china, su carta e tavola; facendo pratica ha poi adottato l’incisione a cui si dedica tutt’oggi facendosi trasportare dalle note di Bach, Boëllmann, Guilmant ed altri tra i più grandi compositori della storia della musica organistica. Questa scelta tecnica è tutt’altro che casuale; infatti, attraverso il tratto fine, pungente, abissalmente nero su sfondo di un bianco quasi accecante, riesce a materializzare le asprezze e le tempeste di un animo irrequieto, sempre in una frenetica ed energetica maratona verso un orizzonte irraggiungibile.
Nel corso del 2019 Maggi ha organizzato la sua prima mostra personale che si è tenuta a Pietrasanta, cittadina della provincia di Lucca nota in tutta Italia come la “piccola Atene”, città-museo a cielo aperto, culla nonché “centro di gravità permanente” per artisti e scultori tra i più grandi sul panorama contemporaneo, tra cui Botero, Mitoraj e Pomodoro.
La pudicizia con cui Maggi ha tenuto nascosto il proprio estro artistico per lungo tempo ha rivelato un lato squisitamente fragile del suo animo che, al contempo, si è rivelato il suo stesso punto di forza.
In foto:
- Shatraska okulare, 2021, inchiostro su carta cm 60×42
- Hidrossie, 2021, inchiostro su carta cm 60×42
- Lotulo hossico, 2021, inchiostro su carta cm 45×30
- Iskyrini, 2021, inchiostro su carta cm 45×30
- Sinapsi, 2021, inchiostro su carta cm 45×30
- Sufflezio, 2021, inchiostro su carta cm 45×30