Quest’oggi, sabato 4 marzo, è stata inaugurata la rassegna interamente dedicata alla magistrale arte fotografica di Carlo Cantini.
La mostra propone una nutrita serie di ritratti fotografici realizzati nel corso del lungo percorso professionale iniziato dal Maestro negli anni Ottanta.
Sono infatti esposti 61 scatti, molti dei quali furono utilizzati dalla rivista Toscana qui per le interviste realizzate da Piero Magi (già Direttore de La Nazione), che immortalano, tra gli altri, personaggi del calibro di Marina Abramović, Jannis Kounellis Fernando Botero, James Lee Byars, Emilio Vedova, il Duca Amedeo D’aosta, Eugenio Giani, Eike Schmidt, Mario Luzi, Mario Monicelli, Vittorio Gassman, Giorgio Albertazzi, Alessandro Benvenuti.
Fu negli anni ‘70 che Cantini decise di fare il fotografo consapevole di vivere in epoca dove tanto se non tutto era possibile. Una scelta portata avanti con serietà e successo negli anni, sviluppando un percorso lavorativo che gli ha dato modo di intessere relazioni significative, anche sotto l’aspetto personale, di cui sono stati protagonisti molti degli INDICAMENTIBILI in mostra.
“La realizzazione del lavoro non sempre era semplice e serviva pazienza e comprensione reciproca: ognuno di questi personaggi aveva una forte personalità e si doveva trovare il giusto equilibrio fra le loro esigenze e quelle relative alla produzione di un buon servizio fotografico”, afferma Cantini, “Ma sento di ringraziarli tutti perché incontrarli è stata una grandissima esperienza umana e culturale oltre che professionale.”
Cantini, già presente fra gli artisti censiti nella Galleria cittadina con 61 intensi ritratti in bianco e nero, a fine mostra donerà al Mo.C.A. altri scatti fotografici in modo da realizzare all’interno dell’ampia collezione civica una sorta di particolare “Fondo Cantini” che potrà fungere da punto di riferimento per future iniziative culturali che volessero dedicarsi all’arte fotografica sulla scia significativa del suo lavoro.
DAVVERO INDIMENTICABILI!
Quando l’Assessore alla Cultura mi ha annunciato che la prima mostra del 2023 al Mo.C.A. sarebbe stata una personale di Carlo Cantini ne sono stato enormemente felice. Sebbene la sezione della collezione permanente della Galleria montecatinese relativa alla “settima arte” sia consistente e di pregio, solo una rassegna dedicata alla fotografia negli oltre 10 anni di vita dello spazio espositivo è stata realizzata, quella di Nedaa Badwan. Ma se la giovane fotografa palestinese raccontava la solitudine della sua camera e urlava silenziosa attraverso autoscatti la sua protesta, i lavori di Cantini raccontano un mondo affollato di personaggi straordinari e un’epoca effervescente e stimolante, quella della Firenze degli anni ’70, durante la quale Cantini ha conosciuto artisti come Remo Salvadori, Maurizio Nannucci, Renato Ranaldi, Andrea Granchi, Marco Bagnoli e tanti altri, di quell’epoca protagonisti e con i quali il rapporto di lavoro si è trasformato con il tempo in legame di amicizia. Le foto di Cantini esposte al Mo.C.A. ritraggono non solo esponenti del mondo dell’arte ma anche personaggi della politica come Giovanni Spadolini, poeti come Mario Luzi, attori e registi come Vittorio Gasmann e i nostri toscani Ilaria Occhini e Alessandro Benvenuti. Tutti così da famosi da essere subito riconoscibili tanto da donare a chi visiterà la mostra, ne sono sicuro, quel senso di “familiarità” con un mondo passato e presente che solo figure INDIMENTICABILI – così come il titolo della rassegna li definisce e tra cui includo lo stesso Cantini – possono suscitare. Colgo l’occasione di questo intervento per ringraziare Carlo Cantini della generosità dimostrata verso il Comune di Montecatini Terme per l’importante donazione di un porfolio di 61 foto d’autore fatta al Mo.C.A. in passato e per la scelta di lasciare alla nostra Galleria Civica i suoi lavori esposti in questa rassegna.
Luca Baroncini, Sindaco di Montecatini Terme
INDIMENTICABILI sarà visitabile sino al prossimo 4 maggio. Ingresso libero.