Sino al prossimo 4 novembre il MO.C.A. – MOntecatini Contemporary Art, la prestigiosa galleria civica montecatinese, ospita la mostra “Geniale! Gli invasori dell’arte”.
Curata dall’assessore alla Cultura, Bruno Ialuna, la rassegna racconta l’evoluzione dell’arte urbana dalla sua nascita, nelle strade di New York, fino alla diffusione in tutti e cinque i continenti. Esposti i lavori di 30 artisti tra i più significativi di questo genere che ha la grande potenzialità di lanciare messaggi diretti, di non fare discriminazioni e di parlare a tutti senza alcuna distinzione.
La Sala 1 è riservata alla storia del Graffitismo e della Street Art. Dalla sua consacrazione ufficiale avvenuta nel 1971 grazie a un articolo del New York Times dedicato a Taki 183, di cui è esposta una litografia appartenente alla Collezione MO.C.A, attraverso i protagonisti dell’ultimo cinquantennio – Toxic e Cope2 attivi fra gli anni ’70 e ‘80 New York, Mike Giant che sulla costa ovest degli Usa alla fine del decennio diventa un mito vivente per i giovani, grazie ai suoi disegni che riproduce su skate, biciclette Bmx e sulla pelle, Blek le Rat che nel vecchio continente influenzerà indelebilmente la scuola europea e i migliori artisti di arte urbana nel mondo e Kenny Scharf – sino ai giorni nostri in cui grandi musei come la Tate Modern di Londra, il Moca di Los Angeles, il Museum of the City of New York, accolgono accurate sezioni di Graffiti e di Street Art.
La seconda sala è dedicata alla Scuola Inglese con opere di Banksy, lo street artist la cui identità, malgrado le numerose ipotesi avanzate, è ancora ignota ma le cui opere da oltre vent’anni animano le coscienze: guerra, corruzione, diritti, non c’è tema sociale o politico che Banksy non abbia messo a fuoco su un muro.
E, ancora, Inkie, Stef Hoodacius, Zeus, Cartrain, Ben Eine e Nick Walker la cui Mona Simpson, qui esposta, nel 2016 fu uno dei pezzi della grande mostra su Leonardo al castello di Close Lucè di Amboise, curata dal Museo Ideale di Vinci.
Protagonista della Sala 3, la scuola Italiana che deve la sua nascita a Paolo Buggiani, originario di Castelfiorentino, amico di Keith Haring, con il quale ha condiviso la recente mostra di Palazzo Medici Riccardi a Firenze. In questa sala artisti quali Zeb, Exit/Enter, Rae Martini, Ache 77, Zed1, Ericailcane, Giovanni da Monreale e Blub che, appositamente per la mostra al MO.C.A., ha dipinto “The Kiss”.
Infine, la Sala Mirò accoglie le star dell’Arte Urbana dei nostri tempi, quelle che è possibile trovare sui muri di tutto il mondo ma anche sui libri di scuola, nelle riviste, nei calendari, nei film, nei videoclip musicali e nei capi di abbigliamento. In mostra, accanto a lavori di El Tono, Swoon, Jr – tutti appartenenti al MO.C.A. -, quelli di Toxic, Clet, Shepard Farey (Obey), Invader e Banksy. La rassegna si chiude con due “chicche”: “Sannio’s Mud Soups” di Biodip e “LV Child” di Beejoir.
Dunque, una rassegna antologica fra le più complete mai realizzate in Italia, un’opportunità per gli appassionati di Arte Urbana di godere di opere importanti, molte delle quali provenienti da collezioni private e un’occasione per chi non conosce la Street Art di scoprire un genere capace di sorprendere, stupire ma soprattutto di far pensare.
L’inaugurazione è fissata per sabato 24 marzo alle 16.30.