Ritmo e spazialità nelle serie spettrografiche di Paolo Minoli.

La Galleria Civica ripropone al pubblico la firma di Paolo Minoli, artista eclettico, inconfondibile ed inusuale, dedito allo studio della cromia in chiave puramente sperimentale. Il progetto Florilegio italiano, che fin dagli esordi si è configurato come motore propulsore di cultura, turismo ed aggregazione, ha infatti corroborato la già vasta collezione dello spazio espositivo con una seconda opera dell’artista: un eccentrico acrilico a contrasti coloristici, fortemente ipnotici, ritmati su rigore geometrico.

Minoli, apprezzato e stimato docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera dove ha tenuto il corso di “cromatologia”, ha esposto per note gallerie nazionali ed internazionali da Milano a Torino, da Bologna a Firenze, da Zurigo a San Pietroburgo, da Tokyo a Taiwan. L’artista, dedito allo studio del rapporto intercorrente tra colore e geometria, elementi generatori di tridimensionalità, è stato riconosciuto dalla critica moderna come unico professionista capace di restituire valore all’arte visiva degli ultimi quarant’anni. Indagatore di spazi e superfici, Minoli si è infatti dimostrato abile nell’utilizzare la spettrografia insita nel colore per studiare ed utilizzare la luce “pittorica” con cui ha declinato le emozioni umane. Questo metodo, peculiare ed innovativo, in continua metamorfosi, progresso ed evoluzione, ha valso all’artista la partecipazione a due edizioni della Biennale di Venezia (XL del 1982 e LXII del 1986) e alla XIII Quadriennale di Roma (1999).

Fermamente convinto della potenza comunicativa della pittura cui affida il proprio macrocosmo affettivo, Minoli utilizza colore e forma per costruire spazi e serie ritmiche, musicali, di “kandinskiana” memoria; nell’assemblaggio di cromie e geometrie e nel sapiente dosaggio dello spettro luminoso ha così trasformato superfici piane, le tele, in profondità tridimensionali ovvero spazi emozionali, comunicazione, alfabeto, pentagramma, ritmo, melodia. Avulso dalle tendenze moderne l’artista si svela, dunque, nel suo essere insolitamente anacronistico, immune dagli schemi costruttivi e dal lessico pittorico attuale.

Per volere dell’artista, scomparso prematuramente nel dicembre 2004 a seguito di grave malattia, viene istituita Casaperlarte – fondazione Paolo Minoli, organizzazione finalizzata alla promozione dell’Arte Contemporanea nelle sue numerose e diverse espressioni mediante attività di ambito regionale, nazionale ed internazionale.

In foto: Per il poeta. Questa notte che corre, 1991, acrilico su tela, 80×80 cm