Chiarore e lucentezza nei racconti favolistici e favolosi di Stefania Valentini.

Firenze. Classe 1963. Stefania Valentini, disegnatrice Stilista di moda, intraprende gli studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove si diploma nel 1987, allieva dei professori Roberto Giovannelli, Vairo Mongatti e Alberto Manfredi. L’artista inaugura ufficialmente il suo percorso professionale nel 1998 quando allestisce la sua prima personale al Lido di Camaiore; da quell’anno seguono numerose partecipazioni a mostre collettive e allestimenti personali. Nel 2001, per il Grande Giubileo, dipinge una parete nella cripta della chiesa di San Donato di Livizzano; nello stesso anno, per “I volti della pace” realizza il ritratto del “Dalai Lama”, opera che entrerà poi a far parte della collezione permanente del convento di San Domenico a San Miniato al Tedesco. Nel 2008 studia una pala d’altare ad opera del Ghirlandaio, raffigurante la Madonna con Bambino e i santi Michele, Pietro, Paolo e Maddalena: l’intervento, seguito da Caterina Caneva, Antonio Paolucci e Timothy Verdon, diviene punto di partenza per una personale dal titolo “Percorsi” ospitata a Reggello. Nel 2010 prende parte alla rassegna “Grand Exhibition of selected paintings of Chinese, italian and International artists” ospitata all’International Convention Center di Shangai nell’ambito di Expo 2010; l’anno seguente gli stessi dipinti vengono esposti anche al Wison Art Center e alla New Pudong Library di Shangai. Nel 2012 è autrice di una serie di ventitré ritratti di artiste del passato, dal titolo “Svelate. Il segno femminile”; i disegni vengono presentati in una omonima rassegna a Palazzo Pretorio di Figline Valdarno. Nel 2014, nella splendida cornice del Palazzo Medici Riccardi di Firenze, espone “Racconti di luce e colore” e partecipa alla collettiva “Capriccio italiano” nello Spazio Italia dell’Ambasciata italiana di Pechino. Nel 2015 è presente all’Accademia della Chionchina di Pistoia con “Dolci cose a vedere e dolci inganni”, personale curata dal Maestro, Prof. Roberto Giovannelli. Nel 2018 organizza “Arca della memoria” curata da Nicola Micieli all’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze dove, nel settembre 2018, viene nominata Accademico d’Onore.

Dal giugno 2022 anche il Mo.C.A. Montecatini Contemporary Art entra nel novero di gallerie che espongono opere a firma dell’artista; entrano infatti a far parte della collezione permanente tre splendidi disegni che si aggiungono ad un nucleo corposo e di ragguardevole pregio.

Le sue opere, definite dalla critica come “teatri visionari affollati di oggetti d’uso e memoriali d’affezione”, propongono composizioni drammaticamente complicate costituite di svariati oggetti collocati entro contesti e paesaggi reali o fantasiosi, dai colori sgargianti ed in netto contrasto. Questa scelta stilistica non è causale ma strategica a catalizzare l’attenzione sul protagonista principale dei disegni: la luce. La materia, infatti, non si fa soggetto ma strumento attraverso cui studiare chiarore e lucentezza che si manifestano nei sontuosi tessuti, nelle pieghe e nelle trame; chiarore e lucentezza che si nutrono dei colori; chiarore e lucentezza che svelano dai paesaggi collinari, marini o lacustri; chiarore e lucentezza che abitano gli ampi cieli decorati di nuvole.

In foto:

STEFANIA VALENTINIAltalena immaginaria, 2020, tempera a uovo e carboncino su carta tinta, cm 50×70

STEFANIA VALENTININiobe e Antinoo, 2021, disegno a grafite e punta d’argento su carta tinta, cm 50×35

STEFANIA VALENTINILabirinti, 2021, disegno a grafite e punta d’argento su carta tinta, cm 50×35