Arte e Vita, oltre il “luogo comune”, nelle opere di Ugo Nespolo.

La Galleria Civica Mo.C.A. Montecatini Contemporary Art accoglie in collezione permanente uno scatto fotografico realizzato da Ugo Nespolo, artista di riconosciuta professionalità, gentile e pregevole sostenitore di Florilegio Italiano. L’analogica, frutto di giocosa curiosità e sperimentazione, si propone quasi fosse un varco temporale aperto su una nostalgica New York che fu.

Nespolo, di formazione accademica, inaugura la propria carriera alla Galleria Schwarz di Milano dove espone al fianco di firme del calibro di Duchamp, Picabia, Schwitters, Arman; la sua prima personale “Macchine e Oggetti Condizionali” risente, difatti, del clima e delle innovazioni dell’atmosfera meneghina sospinta da nuove esperienze notoriamente rinominate “arte povera”.

Il trasferimento a New York segna la svolta artistica e professionale. Il fascino della metropoli, animata da influenze Pop e da eccentrici minimalismi concettuali-poveristi, stimola difatti la creatività dell’artista che avvia una produzione solida, non solo grafica ma anche analogica; sulla scia del New American Cinema, con supporto di Mario Schifano, si dedica al Cinema d’Avanguardia realizzando film e pellicole proiettate da musei e gallerie di fama mondiale, dal parigino Centre Pompidou alla londinese Tate Modern, a raggiungere Venezia nell’ambito della Biennale. Concettualmente affine al Movimento Futurista, l’artista si interessa anche di design, grafica pubblicitaria, illustrazione, scenografia e costume; nel corso degli anni Ottanta realizza circa cinquanta manifesti per esposizioni e avvenimenti di vario genere, dal Salone Internazionale d’Auto di Torino alla Federazione Nazionale della Vela, dalle scenografie per l’allestimento della Turandot di Busoni al calendario Rai, attraendo anche le attenzioni di Renzo Arbore con cui progetta le videosigle per “Indietro tutta”. Un artista poliedrico, dunque, mosso da ardente e ampia curiosità, attenzione e perspicacia, da intensità pungente e sensibile acutezza intellettiva tali da meritargli la presidenza del Museo Nazionale del Cinema di Torino, dal 2007 al 2014, e la Laurea Honoris Causa in Filosofia attribuitagli dall’Università di Torino nel gennaio del 2019.

Ad oggi, la firma del Maestro ha raggiunto gallerie e spazi espositivi nazionali da Milano a Torino, da Padova a Firenze, da Napoli a Catania ed internazionali dagli Stati Uniti all’America Latina, dalla Francia al Giappone.

Tra gli eventi più recenti e più importanti che lo vedono protagonista si tiene a ricordare la collaborazione con l’archistar Massimiliano Fuksas con cui è in sodalizio e con cui condivide l’estetica del Grattacielo Piemonte, sede della Regione; il logo della struttura, progettata e firmata dall’architetto di fama mondiale, si fregia di una scultura di Nespolo, di recente realizzazione.

Mosso da pura sperimentazione creativa che abbraccia ogni ambito e ogni aspetto del quotidiano, Nespolo dà vita ad uno stile squisitamente ludico, ironico, provocatorio che da ambito Pop e neodadaista si nutre del rapporto tra arte e immagine. Convinto che sia necessario “portare l’arte nella vita” e che il professionista debba necessariamente varcare e neutralizzare il confine del “luogo comune”, Nespolo realizza opere legate al “day by day” che dall’oggetto scovano la meraviglia. Ogni forma, estrapolata dal contesto, diviene quindi mezzo espressivo di un linguaggio creativo che permette alla realtà di sopravvivere e di non essere mai dimenticata.

In foto: Senza titolo, 1980, fotografia a colori, cm 120×150.